Il nucleo interno della Terra potrebbe non avere una struttura omogenea

Il "Bo Live" - Online

26.10.2023

Estendendosi a partire da quasi 2900 chilometri di profondità il nucleo terrestre sfugge ad ogni possibilità di osservazione diretta. Le perforazioni condotte a scopi scientifici o finalizzate alla ricerca di fonti energetiche finora non sono mai state condotte oltre il limite di 10-12 chilometri all'interno della crosta e anche le stratificazioni sedimentarie delle catene montuose, sebbene preziose per comprendere le dinamiche che hanno portato la Terra ad assumere la conformazione odierna (comunque sempre in evoluzione), non possono fornirci informazioni sul cuore del nostro pianeta. 

Per questo motivo gli scienziati che cercano di comprendere la composizione chimica e mineralogica della Terra possono fare affidamento solo su informazioni indirette, come le inclusioni intrappolate nei diamanti, l'analisi delle meteoriti o il movimento delle onde sismiche.

Proprio grazie alla sismologia, disciplina che studia le modalità di propagazione delle onde sismiche e come la velocità con cui esse si muovono sia influenzata dal tipo di materiale attraversato, si è arrivati a ricostruire la struttura dell'interno terrestre deducendo che è composto da quattro livelli: la crosta, il mantello (diviso in due "regioni", quella superiore e quella inferiore), il nucleo esterno e il nucleo interno. A rilevare questa stratificazione in gusci concentrici è stata la scoperta di superfici di discontinuità caratterizzate da modificazioni brusche della velocità di propagazione delle onde sismiche. 

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Servizio, riprese e montaggio di Barbara Paknazar