Tecniche geofisiche per lo studio e il monitoraggio dei rock glaciers

17.10.2023

I ghiacciai rocciosi (Rock Glaciers) sono particolari forme geomorfologiche costituite da ammassi di roccia che contengono al loro interno delle masse di ghiaccio. Studiarli e monitorarne l’evoluzione e lo stato di salute è importante perché la presenza del suolo congelato è preziosa sotto il profilo delle risorse idriche ma, in caso di scioglimento, può anche rappresentare un fattore di instabilità per il territorio.

Recentemente il Prof. Jacopo Boaga e lo studente di dottorato Mirko Pavoni si sono recati sul Passo Sadole, in Trentino, per indagare uno dei rock giaciers a più bassa quota dell'intero arco alpino. Le attività sul terreno si basano sull’applicazione di tecniche geofisiche, come indagini elettriche, sismiche ed elettromagnetiche, affiancate dalla fotogrammetria eseguita con i droni.

Per la sua tesi di dottorato Mirko Pavoni si avvale di tecniche geofisiche per il monitoraggio del permafrost di montagna e per valutare la frazione di ghiaccio effettivamente presente.

Applichiamo decine e decine di sensori, chiamati geofoni, sulle rocce. Poi colpisco le rocce con una mazza e con i geofoni misuro le velocità sismiche di propagazione nel sottosuolo. Capisco se c'è ghiaccio perché vedo una forte accelerazione delle onde sismiche rispetto a terreni che non sono congelati. In questo modo grazie alle misure elettriche che avevo fatto già l'anno scorso e a queste tecniche sismiche riuscirò a quantificare la quantità di permafrost presente in questo sito”, spiega Mirko Pavoni.


Riprese video e drone a cura di Stefano Castelli

Editing video di Barbara Paknazar