Seminari e Convegni

Quando e per quanto tempo? La variabile Tempo nelle Geoscienze. Dal Record Geologico alla Sfida Analitica

IX Ciclo di Conferenze Itineranti - Distinguished Lectures SGI - SIMP | Martedì 23 Aprile ore 16,15 - 18,00 | Aula Arduino

23.04.2024

Società Geologica Italiana e Società Italiana di Mineralogia e Petrologia hanno il piacere di annunciare un’iniziativa congiunta che ha lo scopo di stimolare un critico dibattito interdisciplinare su tematiche delle Geoscienze. Le Distinguished Lectures sono una serie di conferenze itineranti, la cui tematica è vista da prospettive differenti da parte di conferenzieri che presenteranno loro ricerche innovative e criticamente provocatorie. Le due conferenze verranno tenute congiuntamente e sono rivolte a studenti, dottorandi, assegnisti e ricercatori.


Ricostruire il Tempo Profondo: riflessioni dal Triassico delle Dolomiti

Piero Gianolla (Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra - Università di Ferrara)

Le Dolomiti rappresentano, fin dalla metà del XVIII secolo, uno straordinario laboratorio a cielo aperto dove i ricercatori si confrontano per analizzare processi geologici anche complessi e ricostruire la storia geologica di questa parte della Tetide triassica. La grande varietà di ambienti deposizionali presenti, gli affioramenti spettacolari che permettono di tracciare linee tempo tra sistemi di piattaforma carbonatica e bacino, una biostratigrafia ad alta risoluzione, la presenza di un set importante di datazioni geocronologiche ad alta precisione, l’esistenza di un collaudato quadro stratigrafico sequenziale, permettono di inquadrare il record geologico dell’area in un framework cronostratigrafico di altissima risoluzione. Questo laboratorio naturale ci consente di applicare e testare diverse metodologie stratigrafiche, di definirne i limiti e gli ambiti, ci permette di stimare durata e velocità di processi ed eventi, di capire come la registrazione del tempo nel record stratigrafico possa essere discontinua o continua a parità di ambiente sedimentario e di comprendere come solo attraverso un approccio integrato si possa tentare di mettere ordine nel Tempo Profondo. Verranno discussi esempi dove, a parità di spessore e di ambiente, il record temporale è diverso di almeno un ordine di grandezza e si parlerà di come la vastità di alcuni fenomeni geologici ci porti a dedurre durate erronee o come i rapporti stratigrafici ci permettano di ricostruire il tempo mancante.


Dalla geocronologia alla petrocronologia: la brama del vincolo temporale nelle Geoscienze

Antonio Langone (Dipartimento di Scienze della Terra e Ambiente - Università di Pavia)

Negli ultimi anni la geocronologia ha svolto un ruolo sempre più centrale nelle ricostruzioni dei processi geologici, suscitando una vera e propria bramosia della ricerca del tempo nelle Geoscienze. Questa febbre del vincolo temporale è esplosa con il recente sviluppo di nuove tecnologie, ad alte risoluzioni spaziali e molto versatili. In meno di un decennio è divenuto possibile misurare simultaneamente, dallo stesso micro‐volume diun minerale, gli isotopi radiogenici e gli elementi in tracce, direttamente in sezione sottile, quindi preservando il contesto tessiturale. Oltre al ben noto sistema U‐(Th)‐Pb su minerali come zircone, monazite, titanite, rutilo e calcite, le nuove tecnologie permettono di acquisire in‐situ dati Rb‐Sr, K‐Ca, Lu‐Hf su minerali presenti in litotipi differenti. La combinazione di più sistematiche isotopiche ha segnato una svolta nelle ricostruzioni temporali degli eventi magmatici e tettonico‐metamorfici che hanno interessato in nostro Pianeta, dalla sua formazione a pochi milioni di anni fa. Dopo una breve panoramica delle tendenze attuali e prospettive future della geocronologia, saranno mostrati alcuni esempi di integrazione “indispensabile” della moderna geocronologia con altre discipline, per la ricostruzione temporale di processi tettonico‐ metamorfici.