Enigma va all’asta: è davvero extraterrestre?

MEDIAINAF - il quotidiano online dell'Istituto Nazionale di Astrofisica

07.02.2022

Si chiama Enigma. Dicono che sia un diamante nero di 555.55 carati, estremamente raro. Il più grande al mondo, incluso nel Guinness dei Primati nel 2006. La sua forma è ispirata a un simbolo mediorientale – l’Hamsa – al quale è associato il numero cinque. Enigma non è solo di 555.55 carati ma presenta esattamente 55 sfaccettature.

Precedentemente inedito sul mercato e mai esposto al pubblico, Enigma è stato messo all’asta a partire dal 3 febbraio e le offerte saranno aperte fino al 9 febbraio. Non è il primo “diamante” (scoprirete il perché delle virgolette quando sarete arrivati alla fine dell’articolo) a essere messo all’asta: ad esempio lo scorso anno il diamante Key 10138 è stato venduto a un prezzo di 12.3 milioni di dollari, in criptovaluta, oppure il Cullinan Dream, un diamante blu di oltre 3100 carati, è stato messo all’asta e venduto per 25 milioni di dollari. Enigma sarà offerto “senza riserva”, il che significa che l’offerta vincente sarà quella più alta, indipendentemente dal suo importo o dal valore intrinseco del diamante stesso.

Le origini di Enigma sono avvolte nel mistero. Qualcuno pensa che sia stato creato da un impatto meteoritico. Ma è davvero possibile che abbia origine interstellare? Media Inaf lo ha chiesto a Fabrizio Nestola, direttore del Dipartimento di geoscienze dell’Università di Padova, dove svolge il ruolo di professore ordinario di mineralogia. Oltre a studiare diamanti terrestri, Nestola si occupa di diamanti presenti nelle meteoriti (Nestola et al. 2020, Pnas) e per questo motivo il suo parere in questo contesto è oltremodo prezioso.

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