Alluvioni in Italia: scenari di rischio e strategie di mitigazione
Il "Bo Live" - online
29.05.2023
A quasi due settimane dall’alluvione che ha devastato un’ampia area dell’Emilia-Romagna provocando la morte di 15 persone, migliaia di sfollati e danni per diversi miliardi di euro tra strade, infrastrutture, abitazioni private, impianti produttivi e aziende agricole, il ritorno alla normalità è ancora complesso.
Dei circa 100 comuni coinvolti (una quarantina direttamente dall’alluvione, gli altri dagli eventi franosi che hanno interessato montagna e collina) ce ne sono alcuni, come Conselice, paese di circa 9 mila abitanti della provincia di Ravenna, in cui non si riesce ad allontanare l'acqua stagnante e la paura adesso è per possibili rischi sanitari e altri come Casola Valsenio, sempre nel ravennate, o Monterenzio, in provincia di Bologna, che sono rimasti quasi completamente isolati a causa delle frane.
Nelle province più colpite sono caduti in poche ore tra i 100 e gli oltre 200mm di pioggia, un quantitativo che solitamente viene raggiunto in diversi mesi. Le precipitazioni torrenziali cominciate nella mattinata del 16 maggio hanno inoltre insistito in un’area in cui i terreni erano già saturi di acqua perché, dopo un lunghissimo periodo di siccità, tra l’1 e il 3 maggio erano stati interessati da una precedente forte ondata di maltempo, con piogge che anche in quel caso erano state particolarmente consistenti.
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Articolo di Antonio Massariolo e Barbara Paknazar