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In Alaska per studiare i meccanismi di deformazione dell'ambiente glaciale e dedurre la tettonica dei satelliti ghiacciati

29.08.2025

 

Esplorare i segreti nascosti nelle profondità ghiacciate di corpi celesti lontani come Europa o Encelado, studiando i ghiacciai dell'Alaska. Questa è la straordinaria realtà del progetto GEMINI, dove la geologia terrestre incontra l'esplorazione spaziale.

Il progetto GEMINI (Glacial Environment deformation Mechanisms to INfer Icy satellites tectonics), finanziato dal National Geographic Grant Program, premia il progetto scientifico di Costanza Rossi dell'INAF - Osservatorio Astronomico di Padova. Con il coinvolgimento del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova e il supporto tecnico-logistico dell'associazione La Venta Esplorazioni Geografiche, GEMINI esplora il legame tra le fratture osservate nei ghiacciai dell'Alaska e quelle presenti sulla superficie dei satelliti ghiacciati di Giove e Saturno, come Ganimede, Europa ed Encelado.

Questi corpi celesti possiedono croste di ghiaccio deformate da forze interne, che generano vasti sistemi di zone di rottura, come fratture e faglie, considerate possibili vie di collegamento con gli oceani liquidi nascosti sotto la superficie. Lo studio di queste superfici si basa principalmente su immagini acquisite da sonde spaziali, che offrono dati limitati a grande scala. Per questo motivo, l'analisi di analoghi terrestri diventa fondamentale per comprendere i processi a scala più ridotta. I ghiacciai rappresentano un laboratorio naturale ideale: il loro scorrimento genera fratture simili a quelle rilevate sui satelliti ghiacciati.

Un team di ricercatori, di cui fa parte Riccardo Pozzobon del Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova, è partito per l'Alaska con l'obiettivo di studiare le fratture dei ghiacciai dell'icefield di Juneau, uno dei più estesi al mondo. Il team condurrà rilievi sul campo e osservazioni da satellite. I dati raccolti verranno integrati e confrontati per produrre cartografie multiscala. Questo approccio consentirà di trasferire le conoscenze acquisite dallo studio dei ghiacciai terrestri allo studio delle superfici dei satelliti ghiacciati, colmando la mancanza di dati a scala locale. In tal modo, si potrà comprendere più a fondo l'organizzazione delle fratture e identificare le strutture più promettenti per indagare il sottosuolo dei satelliti ghiacciati.

Al progetto Nat Geo si aggiungeranno prospezioni per il potenziale esplorativo di mulini glaciali, condotte da Alessio Romeo de La Venta. La zona di Juneau (capitale dell'Alaska) e del suo campo di ghiaccio sta subendo un notevole ritiro negli ultimi anni. Recentemente, circa due settimane fa, si è verificato un repentino rilascio di acque di fusione del ghiacciaio Mendenhall, causando un rischio di inondazione - fortunatamente rientrato - per i sobborghi della città di Juneau.