Vai al contenuto

  • Unipd.it
  • Dipartimenti
  • Biblioteche
  • Contatti
  • Scuola di Scienze
  • Moodle
  • Webmail
  • Uniweb
  • SIT
  • Area Riservata

Università degli Studi di Padova

DIPARTIMENTO DI GEOSCIENZE

  • SCEGLI IL
    TUO PROFILO
  • SEARCH
  • Menu
  • ENG
CLOSE
  • Dipartimento

    • Salta al menu corsi
    • Direttore e Organi di Dipartimento
    • Commissioni di Dipartimento
    • Sede e Contatti
    • Organizzazione
    • Persone
    • Yearbook
    • Amministrazione trasparente
    • Sicurezza
  • Corsi

    • Salta al menu ricerca
    • Corso di Laurea in Scienze Geologiche
    • Corso di Laurea Magistrale in Geologia e Geologia Tecnica
    • Corso di Laurea Magistrale in Geologia Ambientale e Dinamica della Terra
    • Master's Degree - Geophysics for Natural Risks and Resources
    • Ph.D. Course - Geosciences
    • Master
    • Formazione degli insegnanti
    • Inclusione e disabilità
    • Seminari, Iniziative e Convegni
  • Ricerca

    • Salta al menu laboratori
    • Programmi di Ricerca
    • Qualità della Ricerca
    • CIRCe - Centro Interdipartimentale di Ricerca per lo Studio dei Materiali Cementizi e dei Leganti Idraulici
    • Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR
  • Laboratori

    • Salta al menu servizi
    • Geochemical Preparation Laboratory (GPL)
    • Laboratorio di Diffrattometria a Raggi X di polveri
    • Laboratorio di Diffrattometria a Raggi X Cristallo Singolo
    • Laboratori di Geofisica ed Elettronica
    • Laboratori per le Preparazioni Paleontologiche
    • Laboratorio di Disegno e Stampa
    • Laboratorio di Fotografia e 3D
    • Laboratorio di Giacimenti minerari e Minerografia
    • Laboratorio di Idrogeologia
    • Laboratorio di Macinazione
    • Laboratorio di Meccanica delle Rocce
    • Laboratorio di Microscopia Elettronica a Scansione SEM
    • Laboratorio di Microscopia Elettronica a Scansione FEG-FIB-WDS-EDS
    • Laboratorio di Microtomografia a Raggi X
    • Laboratorio di Preparazioni Geologiche di base
    • Laboratorio di Sedimentologia e Separazioni
    • Laboratorio di Spettrometria Isotopi Stabili
    • Laboratorio di Spettroscopia Micro-Raman
    • Laboratorio di Spettrometria XRF
    • Laboratorio di Termocronologia
    • Laboratorio per le Analisi Iperspettrali
    • Laboratorio per le Inclusioni Fluide
    • Laboratorio Sezioni sottili e Sezioni lucide
    • XRPD sample preparation laboratory
    • Richiesta accesso laboratori
  • Servizi

    • Salta al menu terzamissioneelaboratori
    • Laboratori
    • Biblioteca
    • Musei
    • Eduroam
    • Servizi al personale
    • Prenotazione sale riunioni
    • Prenotazione aule
    • Prenotazione furgoni
    • Richiesta accesso Laboratori
    • Sito di servizio - Newsletters studenti
    • Elenco telefonico
    • Richiesta di acquisto
    • Richiesta Attivazione Badge
  • Terza Missione e Laboratori

    • Salta al menu international
    • Attività Conto Terzi
    • Formazione Continua e Apprendimento Permanente
    • Public Engagement
    • Trasferimento Tecnologico
  • Home
    • Home Apri menu
    • Dipartimento
    • Corsi
    • Ricerca
    • Laboratori
    • Servizi
    • Terza Missione e Laboratori
  • IndietroHome

Un coccodrillo marino pasto indigesto del Giurassico

Un nuovo studio guidato dalle Università di Modena-Reggio Emilia e Padova ha rivelato la natura sorprendente di un fossile proveniente dal Giurassico bellunese.

Lo studio, a cura del Dr. Giovanni Serafini (UniMoRe) e del Prof. Luca Giusberti del Dipartimento di Geoscienze (UniPd) è frutto di una collaborazione con l’Università di Pavia, il National Museum of Scotland e l’Università di Yale.

Nel 1980 il geologo feltrino Danilo Giordano scoprì presso Ponte Serra, in provincia di Belluno, i resti scheletrici di un piccolo rettile teleosauroide (gruppo di animali marini prossimi ai coccodrilli) in una lastra di Rosso Ammonitico Veronese, formazione geologica celebre per l’attività estrattiva in Veneto. Nonostante il reperto fosse esposto da alcuni anni presso il Museo di Geologia e Paleontologia dell’Università di Padova, questo aveva ricevuto poca attenzione fino al 2021.

Durante una revisione dei rettili marini del museo da parte degli autori, si è notato infatti che il reperto presenta diverse caratteristiche inusuali: le piccole vertebre, gli elementi del bacino e gli osteodermi (“scudi” ossei tipici dei coccodrillomorfi) dell’esemplare appaiono infatti raggruppati in un'unica massa, altamente sovrapposti tra loro. Questa particolare conformazione è altamente improbabile che sia il risultato di processi fisici nell’ambiente in cui si è fossilizzato (un mare abbastanza profondo con un fondale non interessato da correnti) mentre invece è molto più consistente con un’origine biologica: il reperto è infatti molto simile ad un pellet gastrico, ossia una massa di elementi scheletrici passati dal canale alimentare di un altro animale. Analisi geochimiche e microstrutturali condotte al microscopio elettronico su campioni di matrice ed osso estratti dall’esemplare confermano questa ipotesi: il tessuto scheletrico si presenta microscopicamente corroso e il sedimento registra bassi livelli di fosforo persi dall’osso. Queste particolari caratteristiche indicano un attacco piuttosto rapido e limitato da parte degli acidi gastrici, aspetto che permette di identificare il reperto come una regurgitalite, una massa rigurgitata da un predatore o da uno spazzino.

Questo reperto rappresenta il primo teleosauroide rinvenuto in una regurgitalite. L’esemplare è stato ascritto agli Aeolodontinae (il primo in Italia), un gruppo di teleosauroidi particolarmente adattato alla vita in mare aperto tipico del Giurassico Superiore; la datazione del sedimento per mezzo dei microfossili ha confermato questa assunzione, collocando il reperto nel Giurassico Superiore, intorno ai 150 milioni di anni fa.

Il reperto di Ponte Serra è quindi di grande interesse, in quanto testimonia un’interazione trofica estremamente rara in ambiente marino. Il predatore che può essersi nutrito del piccolo teleosauroide per poi rigurgitarlo non è facilmente identificabile: può essere stato un pliosauro, un ittiosauro, uno squalo oppure un’altra categoria di “coccodrilli” marini tipica dei mari giurassici, i metriorinchidi.

Il reperto sarà prossimamente esposto nel Museo della Natura e dell'Uomo (MNU).

Lo studio è stato pubblicato sulla rivista internazionale Papers in Palaeontology.

Paper

  • Tough to digest: first record of Teleosauroidea (Thalattosuchia) in a regurgitalite from the Upper Jurassic of north-eastern Italy

DIPARTIMENTO DI GEOSCIENZE

  • Accesso al sistema bibliotecario
  • Amministrazione trasparente
  • Helpdesk
  • Moodle
  • Wi-Fi Eduroam
  • Syllabus
  • SIT
  • Gebes

CONTATTI

Via G. Gradenigo n.6 - 35131- Padova
Portineria: +39 049 827 9110
Fax +39 049 827 9134
  • Posta certificata: dipartimento.geoscienze@pec.unipd.it
  • Segreteria di direzione: geoscienze.direzione@unipd.it
  • Comunication Officer: comunicazione.geoscienze@unipd.it
Università inclusiva HR Excellence in research
© 2023 Università di Padova - Tutti i diritti riservati P.I. 00742430283 C.F. 80006480281
  • Informazioni su questo sito
  • Privacy policy