Cementare un futuro sostenibile attraverso la collaborazione internazionale
Il cemento è il materiale con i maggiori volumi produttivi ed è fondamentale per rispondere alle esigenze della crescita demografica, dell’intensa urbanizzazione e delle infrastrutture.
Il cemento pone tuttavia anche rilevanti problemi ambientali dal momento che è un forte emettitore di CO2 e si stima che sia responsabile del 5-10% del totale delle emissioni collegate alle attività antropogeniche.
Si stima inoltre che circa il 40% delle materie prime estratte ogni anno confluisca nel settore delle costruzioni. E’ quindi necessario mettere in atto strategie volte a mitigare sia l'impronta di CO2 che il consumo di materie prime, anche in vista di possibili interruzioni delle catene di approvvigionamento globali.
Per affrontare questi problemi il Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova ha avviato una serie di collaborazioni con istituzioni africane, in un continente che ha un ruolo chiave considerando il rapido ritmo di urbanizzazione in atto e l'elevata domanda associata di materiali da costruzione.
Victor ha trascorso 6 mesi presso il Dipartimento di Geoscienze nell'ambito dell'accordo Erasmus + KA107 tra le due università. Il suo progetto di tesi magistrale è incentrato sull'utilizzo di materie prime locali per la produzione di cemento sostenibile basato sulla parziale sostituzione del cemento Portland con ingredienti a basso contenuto di CO2.
Christelle durante il periodo trascorso al Dipartimento di Geoscienze ha ottimizzato le proprietà di cementi alternativi basati sull'uso di suoli di laterite del Camerun.
"Questa esperienza di collaborazione ha legami significativi con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. In particolare, intendiamo sottolineare l'importanza dell'SDG17 che è dedicato al rafforzamento della partnership globale come mezzo per raggiungere un futuro sostenibile", sottolinea il professor Luca Valentini.